Paure di Mamma nel primo giorno di scuola:esperienze di vita

Sosteniamoci nel distacco… sì, anche quando ci tremano le gambe!

Questa settimana ho ricevuto una mail che mi ha fatto sorridere e un po’ commuovere. Una di voi, dopo aver letto la mia newsletter sul primo giorno di scuola materna, mi ha scritto:

“Daniela, ma se sono io quella a non essere pronta? Mio figlio, a vederlo, sembra già campione mondiale di entusiasmo… Ma io? Come faccio a lasciarlo lì senza piangere più di lui?”

e questa domanda oltre a farmi esclamare a gran fiato "allora non sono solo io!", mi ha fatto riflettere su questo momento che per alcuni genitori è solo un passaggio, per altri può rappresentare una fase ostica, dove il senso di abbandono è vissuto più dal genitore che dal bambino. 

Il distacco: non solo dei piccoli (si piange anche da grandi)

Vi dirò una verità scomoda: il “primo giorno di scuola” non è una gara a chi è più forte fra mamma e figlio. È una danza goffa in cui spesso inciampiamo nei nostri pensieri.

  • Le paure non sono tutte uguali: C’è chi teme di vedere il proprio bimbo spaesato, chi fa incubi notturni sulle tempistiche della mensa, chi (come la nostra lettrice) non sa come trattenere le lacrime.

  • Consolatorio promemoria: Sì, è perfettamente normale sentirsi più fragile del proprio bambino, e no, non bisogna vergognarsene.

Ecco come la penso:

Strategie pratiche, ma con sorriso incorporato

Quelle stesse paure le ho vissute anche io. Per questo voglio aggiungere ai miei precedenti consigli qualche antidoto pratico:

  • Parlare delle emozioni: Racconta a tuo figlio che ti mancherà, ma che sarai felice di ascoltare tutto il suo racconto al ritorno. Mostrare emozioni insegna loro che sentirle è umano.

  • Il rituale magico del saluto: Inventate insieme il vostro “ciao speciale”. Un bacio sulla mano? Un abbraccio da leone? Qualcosa che vi faccia sorridere pure tra una lacrima e l’altra.

  • Tempo per te: Una volta uscita dalla scuola, premiati! Un caffè con un’amica o cinque minuti di camminata. Meriti un piccolo regalo, sì, proprio tu.

Una confessione: le mamme perfette non esistono (solo le vere)

Ti lascio con una certezza: la vera forza non sta nel sembrare invincibili, ma nell’accettare che l’amore passa anche dalle nostre paure, condivise e superate un timido passo alla volta.

Se anche tu hai paura di crollare davanti al cancello, sappi che sei in ottima compagnia. E se vuoi, raccontami la tua esperienza: qui non si giudica, si ascolta (con qualche fazzoletto pronto in tasca).

 

A presto, 
Daniela